Ti Attendo 

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Ti attendo, o dolce speme,

ti attendo disincantata

nel fondo buio,

tra le briciole

delle reminiscenze,

dove una volta, tinta di pace,

eri gemma splendente

ad agghindare i miei giorni

in fiore, con gli olezzi

dei tuoi sorrisi inarcati

con clemenza per me.

Ti attendo, non saprai mai

quanto io ti attendo

ai bordi dell’oblio,

tra le lacrime che

come caterve si originano

come stelle cadenti,

a farmi sperare la felicità

or celata in qualche angolo di un incanto smarrito

nel flusso della mia vita!

Ti attendo o dolce

e anelata speme,

come un raggio di sole

tra nemici nembi

che ilare accarezza

e scalda l’anima mia

spenta alla realtà,

Oh, ti prego mia speme

come una farfalla senza ali

che io possa giuliva

volare finalmente felice,

oltre l’arcobaleno dopo

la furia della tempesta,

lascia che nel cuore

tu come regina rinasca,

affinché nella tua luce

dalla torbida tomba

della disperazione,

io sia salvata per mezzo tuo.

Laura Lapietra ©

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Pubblicato in Poesia
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