Fievole Baldanza 

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Fievole Baldanza

Tra le dita del timore

vi è la verità

che si sgretola via

come frammenti di puzzle,

esiguo germoglio

è il suo palpitare

nei lassi dei tempi

dagli ostili eventi,

avvilita senza speranza

di sopravvivere

si corruga alle intemperie

delle menzogne,

che come fiocchi di neve

lentamente scendono

al suolo pregno di probità

nel suo cuore,

seppellendo incatenando

zirli di quei graffi

delle stanche mani

al suo volere ammutolito,

Oh imbelle verità,

monti in sella alla pavidità

cavalcando pusillanime!

Dileguandoti tra le vie,

illustri fievole baldanza

agli iridi degli andirivieni!

Disperdi dignità

sui sassi del tragitto

tra le lacrime di cicatrici

che in bisaccia raccogli

per dissetare la tua doglianza,

ti lascerai perire

sotto le ali del vittimismo,

poiché è più facile annullarti

che continuare

a preponderare orgogliosa

le tue ragioni in una élite

sagomate di fumo e fuoco

su ciocchi di abete,

dalla pelle di fuliggine

e dalle vesti di aria,

Fuggi lontano o verità delusa,

deponendo l’ascia

sul tuo grembo partoriente

di sfacelo per allattarlo

nei suoi lamenti!

Demotivate ormai

son le tue parole,

pugno di mosche al vento

in arbitrio in aura priva di vita,

una dignità ammalata

coinvolta nel grande turbine

della rassegnazione

a estirparla come fola mentecatta.

©Laura Lapietra

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Pubblicato in Poesia
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