Viola, raggio d’ infanzia

 Viola, raggio d’ infanzia
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In questa Pasqua chiara, tra risa e carezze,

è sbocciata Viola, con i suoi occhi di cielo.

Piccole mani come ali leggere,

hanno intrecciato abbracci, parole e magia.

La sua voce, fresca come fonte di montagna,

ha declamato versi che il cuore non dimentica:

una poesia tessuta di innocenza,

un abbraccio che parlava più delle stelle.

E tu, antico custode di amore e memoria,

hai lasciato che l’anima si sciogliesse,

come neve al primo bacio del sole,

cullato dal canto eterno della vita.

Viola — sorriso che disarma,

abbraccio che guarisce,

promessa che il tempo sarà sempre dolce

finché in noi vibrerà il ricordo di questa Pasqua.

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Pubblicato in Poesia
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