Parole E Parole 

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Tra le pieghe di un ascolto

l’incompreso apre voragini

nei silenzi colmi d’nquietudine,

i tuoi sguardi ramificano ricordi antichi sul davanzale

della vita scritta

nelle mie pagine

ancora vergini

timide da svelare

al mio cuore,

riflesso nel tuo così sincero

che ancor di reminiscenze

nutre speranze scalze

in vie di non estinzioni.

Danzano è incalzano

lente parole e parole

che rincorrono aliti

di  momenti sospesi

nel mio braccio amico,

che raccoglie stasi

incastonando lacrime

assetate d’amore,

ne bacio una dolcemente

sul tuo bel roseo viso

assaporando  il candore

della sua melanconia 

cullata non per me!

Ti sorrido spento

lasciandomi insabbiare

nel mio errore inconfessato nell’amarti all’ombra

ancora e ancora,

e come un fuggiasco evito

di entrarti dentro

nei tuoi occhi d’ebano

ciechi e profondi

come galassie inesplorate.

Olezzo di brugmansia

disegna stupore

sul tuo lamento

pregno di nostalgia

slegandoti dai suoi nastri

che trattengono

le tue bigie rime.

Or sorridi sospirando 

coi tuoi prediletti fiori 

quei tromboni d’angelo

che  assomigliano

ai tuoi umori

di parole peduncole

tramontate sul selciato

della nuda realtà ripudiata,

ma tra di essi

scorgo il fiore più bello

più splendente e imponente,

incolta beltà innocente

che raccolta tra le mie mani

sei sempre tu a dare

sfavillanti emozioni

di autentiche certezze,

in quella rara unicità

che rende vita

al tuo sguardo d’amore,

che tutto per me

avrei voluto fosse,

per sorridere con te d’amore.

Laura Lapietra ©

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Pubblicato in Poesia
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