ODE AI PALOMBARI

Il timor a riva lasciamo,
sulle azzurre acque
veloci sui nostri mezzi
come gabbiani planiamo,
l’azzurro e glorioso basco
che per indossar
tanti ostacoli abbiam superato,
per un attimo salutiamo
e l’elmo dorato indossiamo,
per la battaglia siamo già pronti.
Nel blu che poi in profondità
nel color della notte si tramuta
senza indugiar ci tuffiamo,
perché l’acqua
come per lo squalo
è il nostro elemento,
silenti come predatori avanziamo
se un ordigno nemico
sul nostro sentiero si palesa,
fulminei e sicuri come murena
su di lui ci avventiamo
senza lasciargli scampo
e in inerme oggetto
lo tramutiamo.
Quando l’ora di tornar
in superficie giunge,
prima di risalir,
una goccia salata
dai nostri occhi nasce
e al fratello mare in segno
di riconoscenza doniamo,
poi il cuore prendiamo
e sul fondo
delicatamente adagiamo
sussurrandogli: “aspettaci qui,
perché noi siamo fatti
per vivere sul fondo,
non aver paura,
domani da te torniamo
perché la nostra dimora
è qui nel profondo
e splendido mar”.
Roberto TESTA
01/07/2023
FOTO PRESA DAL WEB
Pubblicato in Poesia