Dissimili Donne 

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In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l’altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s’incarna in un’esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti e linguaggio velocizzato da un’era digitale onnipresente. L’altra, di un’età più riflessa, è un elegante medley di saggezza antica, costumi tradizionali e una tranquillità d’animo degna di un lago al chiarore lunare.

A prima vista, questi due abitanti di mondi paralleli sembrano condividere nient’altro che l’aria che respirano, ma l’ironia della vita decide di unirle in un’inesplicabile affettuosità. Quando mettono a confronto i loro stili di vita drasticamente diversi, la temperatura scoppia in un tripudio di scontri verbali e scintille di disaccordo, e le loro discussioni rilucono di un’ironia pungente quanto deliziosa, come un limone troppo acido.

La giovane, con i suoi jeans strappati e la dipendenza dai social network, si scontra con la maturità della donna più anziana, con il suo abito di lino e la sua devozione per i ritmi lenti e i piaceri semplici. La prima schernisce la seconda per la sua avversione alla tecnologia; la seconda rimprovera la prima per la sua ostinata fuga dalla tradizione. Eppure, in un rovesciamento quasi comico, i loro litigi finiscono sempre in un abbraccio riluttante e un sospiro di affetto inespresso.

“Sei un’antiquata”, esclama la giovane, sventolando il suo smartphone come un trofeo della modernità.

“E tu sei un’alienata”, ribatte l’anziana, agitando un libro di poesie come un vessillo della resistenza culturale. Eppure, nonostante le loro differenze, nonostante l’ironia delle loro interazioni, c’è un legame invisibile che le unisce: un affetto silenzioso che si filtra attraverso i loro litigi e le differenze generazionali.

La loro storia è una danza di contrasti e confronti, un ballo ironico quanto affascinante di due donne che, seppur diverse, si vogliono bene. L’ironia della vita è che spesso siamo più simili a quelli che sembrano i nostri opposti, e queste due donne, con le loro differenze e similitudini, sono la perfetta incarnazione di questo assioma. In mezzo ai loro litigi e all’ironia, trovano amore e comprensione, in un modo che solo le donne di diverse generazioni possono fare, ma solo se non parlano di uomini… Altrimenti, è un catch wrestling verbale senza vincitore che trionfi!

Laura Lapietra

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Pubblicato in Poesia
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