Disegno del mio passo 

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Poesia che

mi sussurra altrove

dove la terra

non mi indossa,

il corpo gira intorno

all’eco del cielo.

Gli alberi solitari

hanno sete

di memorie bianche,

mentre le foglie sudano

la primavera.

E’ nei luoghi

dove uccidono il canto

che io rinasco

accanto alle tombe

vagheggianti la vita.

E li porto

sul fiato stupefatto

i giorni ricominciati

e poi finiti.

Danzano il mio amore

intatto nei petali sofferti.

Non mi troverete

in nessun dove.

Alle origini della sorgente

profuma il tempo.

E’ un meriggio di pensieri

piegati nella luce.

Ondeggia il mio vestito bianco…

m’accompagna

il silenzio degli angeli,

disegno del mio passo.

Domenica CAPONITI

ph Artem Balashevsky

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Pubblicato in Poesia
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