Cammino Senza Di Te 

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È già tardi, in questi fili 

di giorni sbiaditi senza sale, 

che al mio fianco lentamente camminano in silenzio a farmi ombra, 

senza ascoltare il cuore che piange, 

senza un sorriso a illuminarmi il viso, una carezza a scaldarmi la pelle, 

senza parlarmi di te e dei tuoi occhi, 

di quanto manchino in queste ore! 

Ormai cammino con il mio riflesso 

tra le tue preferite vie in fiore 

nei giorni d’estate, 

e le strade deserte d’inverno 

sotto la neve che imbiancava. 

La primavera era la tua festa 

nei campi d’ulivo, seduta sulla panca, 

paziente restavi a osservarla. 

L’autunno, la tua malinconia, 

tingeva di giallo e bronzo 

le foglie rosse del nostro giardino, 

e in ogni ricordo che scrivevi, 

per restituirlo alla sensibilità 

del cuore tra le pieghe dell’anima, 

c’era il timbro del sentimento. 

E in quei tramonti senza un perché, 

le tue cantilene sui tuoi gioielli 

più preziosi che sfoggiavi 

con orgoglio, i nostri splendidi figli, 

appesi al futuro che tesse in segreto 

i loro destini a noi sconosciuti,

che nelle notti tra le tue preghiere, 

nelle tue lacrime imprigionate, 

una luce di purezza d’animo, 

erano speranza sul tuo volto sincero! 

Oh cara, stanchi e tristi, senza respiro 

di felicità a lasciarci volare

sull’oceano d’amore,

i miei passi vagabondi seminano vento di tempesta dietro di me, 

senza rumori di rassegnazioni. 

Ti sei vestita di perle d’anima 

per addormentarti, ormai matura 

nei tuoi anni di spine e vittorie, 

nelle braccia del sonno eterno, 

verso la valle della libertà eterna. 

E io qui, ancora in questa giungla 

del tempo che squarcia e rattoppa ferite sul cuore che brucia sempre, 

soltanto questo amore nel mio petto. 

Amore mio, fedele colomba bianca, 

le tue ali sono le mie lacrime, 

ma il ricordo della tua essenza 

è la coltre che scalda l’anima 

nel fiore d’amore per te, 

che sulla tua tomba 

di freddo marmo adagio piano 

per non farti mancare mai 

il frastuono in tormenta d’amore 

nel sacrificio del silenzio rotto 

in ogni petalo che appassisce,

ma rinsavisce nell’eterno cielo 

nelle tue mani che un giorno rivedrò. 

Laura Lapietra © 

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Pubblicato in Poesia
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